lunedì 10 marzo 2014

Lettere dalla Grande Guerra Margherita Del Nero settembre ottobre novembre 1916



Il paese di Veroli nelle lettere di Margherita Del Nero a suo marito al fronte

1915-1918

lettera del 18 settembre 1916 con vistosa cancellazione da parte della censura
1916
                                               

quinta parte
Dopo l'euforia per la conquista di Gorizia, la guerra riprende con un meccanismo incessante che il giovane scrittore italiano Renato Serra, caduto nel 1915, descrive come un lavoro ripetitivo fatto sempre delle stesse cose e della stessa morte. Nei tre mesi che abbiamo riunito, le lettere di Margherita diventano più strazianti perché la fine di questo fatto incomprensibile, la guerra, non si vede. Intanto invia a  Giuseppe le notizie dell'aumento dei prezzi dei generi di prima necessità e della morte di altri compaesani. Fra questi c'è un suo cugino, Fernando, caduto sul Carso. Margherita una sera va al cinema, porta con se Milena e insieme vedono i luoghi della guerra. Sono immagini che si sono tramandate sino ai nostri giorni e formano una parte di quella documentazione cinematografica con cui si ricorda la Grande Guerra degli italiani. Madre e figlia credono di riconoscere fra i soldati lontani il loro caro proprio nei luoghi che descrive nelle sue lettere. Milena batte le mani, urla che laggiù c'è papà. Tutti gli spettatori si commuovono. Giuseppe scrive che nei pressi dell'ospedale in cui è stato ricoverato per problemi intestinali, ha fatto una passeggiata insieme ad alcune signore. Margherita s'ingelosisce, ma poi tutto passa. Crescono i dissidi con la suocera e matura la ferma decisione di abbandonare la casa Mizzoni: quando Giuseppe tornerà debbono assolutamente vivere per conto loro. Muore Francesco Giuseppe, l'Imperatore d'Austria-Ungheria e Margherita un po' per la gioia e un po' per farsi passare la disperazione, manda a comprare mezzo litro di vino.
Le fotografie sono tratte da una rivista tedesca, Der grosse krieg in bildern (Album della Grande Guerra). Questa pubblicazione accompagnava le immagini con didascalie in più lingue ed era destinata principalmente alle nazioni neutrali per convincerle della giustezza della causa degli Imperi Centrali. Le fotografie, riprodotte con grande qualità,  contraddicono la visione degli italiani sempre all'attacco e in posizione dominante propagandata da Beltrame su La Domenica del Corriere. Gli austroungarici guardano il nemico dalle alte cime delle Alpi. La censura italiana intanto inasprisce i suoi controlli: grandi macchie nere sulle parole, in una lettera inviata da Margherita a Giuseppe.
Der grosse krieg in bildern 1916
 1 settembre
…Questa mattina ho avuto la tua cara del 28 apprendo con dispiacere che ancora ti trovi a Montebbelluna. Nel mentre ti auguro di stare nell’ospedale, pur non vedo l’ora che tu mi dici di trovarti in un ospedale che non sia da campo. Credo e m’auguro come tu mi dici che migliori, però appena saprò che sarai in altro posto scriverò al direttore dell’ospedale dove sarai. Dimmi se hai bisogno di denaro, te lo spedisco magari telegraficamente, non devi farti mancar niente, l’economia si fa quando si sta bene. O’ scritto già a Roma per farti venire in un ospedale più vicino e ti spedisco le carte non appena, ti saprò in un altro posto…
14 settembre
…Oggi ho avuta la tua cara del 9, credi, dal modo di scrivere che sia  giunto Vincenzino , invece sembra che per ora non venga. Giovannino (fratello di Giuseppe) ha scritto dando un’altra nuova direzione, e dicendo che starà un bel po’ a riposo adesso prima di ritornare in linea. Mentre scrivo Milena dorme, ed ora non puoi comprendere com’io stia tranquilla a suo riguardo...
Der grosse krieg in bildern 1916


18 settembre (lettera censurata)
…Ieri m’interessai tanto di sapere quell’articolo sul giornale, il quale dice:-Possono richiamarsi dalla zona di guerra tutti i militari appartenenti alle classi anziane dal 74 all’85 purchè prima siano appartenuti ad una società ausiliare. Deve farsi un certificato, dicendo chiaramente quanto tempo il militare è stato in cotesto ufficio e deve essere chiamato dal direttore che deve dichiarare che ha urgente bisogno del richiamato.- Insomma domani, siccome mi hanno promesso uno di questi giornali, voglio tagliare quel pezzettino di carta e te lo mando, così vedi bene anche tu. Ora io non capisco cosa significa la parola ausiliare onde intromettermi per fare qualche passo ed avanzare qualche parola per te. Sarà un mese che scrisse Indri a tutti i negozianti dicendo che siccome era morto un suo commesso e siccome trovavasi in condizioni di non poterlo rimettere per mancanza di uomini, pregava i clienti di voler andare personalmente nel suo magazzino. Io ho pensato subito di recarmi a Roma e parlare personalmente da questo, e pregarlo se volesse farmi il favore di rilasciarmi un certificato dicendo che tu prima della guerra eri adibito come commesso al suo magazzino. Dovrebbe anche far domanda presso il ministero armi e munizioni che  lui ha bisogno di te. Che ne dici? Perché non mi dai un consiglio? ...E’ proprio vero che se seguita questa guerra la maggior parte dei popoli sarà pazza. Proprio, credimi, non posso più sopportare questa dura separazione, sono ormai 28 mesi che siamo divisi (parte censurata con un larga macchia di inchiostro nero) ...A me per esempio mi stuffa tanto andare a riverire questi imbecilli che preferisco farne a meno. Finalmente dopo tanto girare ho avuto una quarta di grano e me la portano di notte, di nascosto per tema di contravvenzione. Insomma a pari di tanti altri mi posso quasi contentare. E a te come ti trattano? Ti basta il vitto? Dove ti trovi si può comprare qualche cosa se hai fame? Tu non mi dici mai niente di te…
19 settembre
…Ieri ebbi la tua cara cartolina del 14 ed oggi quella del 16. Certo non ti nego che con grande soddisfazione apprendo che torni all’antico reparto, ma la soddisfazione si basa solo perché da questo son sicura che tu ti sei ristabilito perfettamente, in quanto poi al lavoro e alla fatica, ero molto, ma molto più contenta che stessi ancora a lungo all’ospedale, perché ti sapevo non solo a riposo, ma ancora non privo di qualche agio di cui l’uomo e la vita ha bisogno, specie poi chi ci è abituato...Sentendo che la guerra andrà ancor per le lunghe, mi sento che la forza mi manca e mi vien meno anche il coraggio. Il pensiero che dovrò passare un’altra invernata sola mi fa atterrire; e il sapere che presto danno le licenze invernali, non mi ha fatto nessuna buona impressione, anzi, se dovessi dire, mi dispiace; perché quello che soffri l’anno passato quando tu ripartisti non vorrei ripassarlo un’altra volta...
Der grosse krieg in bildern 1916
20 settembre
...il mio piacere e la grande soddisfazione, è il saperti che godi buona salute, però ti conosco, tu dici sempre bene, mentre ora è arrivato proprio il momento che la vita di guerra tutti la odiano, uomini e donne, solo gli imboscati sono contenti; questa è l’opinione pubblica, e la verità...T’auguro perfino la malattia certo no grave, è: ma ecco, una cosa che potesse farti riformare. E lo sai, perché parlo così; perché a riguardo della guerra se ne parla male, male assai, il saperti un’altra invernata costassù, son veri dolori sul serio, tu non esser più tanto facilone a dirmi che stai bene, perché io sono più che sicura che la vita di guerra è cattiva. Qui ora piove continuamente, sembra già inverno. L’uva se ne è rifatta una gran quantità, però il prezzo è alle stelle, la bianca, 35, e fino a 38 al quintale e la nera 40 e 42; come vedi viene il mosto già a caro prezzo; e il vino è fiacco causa la continua pioggia. Ne ho comprata un quintale bianca e mezzo nera ho piena una damigiana bianca e due boccioni di mosto nero, aspetto te per tramutarlo. La stagione in complesso sarebbe stata buona però il caro viveri avvilisce tutti; e per soprappiù le tasse aumentano di giorno in giorno. Ora mi hanno messo una soprattassa di guerra alla ricchezza mobile, fuocativo e all’assicurazione. Alla nuova chiamata alle armi ci entra pure Arturo il figlio di Nina la tua parente, tocca a tanti di Veroli, tutti ragazzetti. Alessandrino Morganti della 3° categoria dell’83 era stato aggregato alla sanità, ora è giunta alla famiglia la notizia che è stato ricoverato al manicomio, in quello stesso dov’è tuo fratello. L’avv. Todini ha faticato per trovare un posto libero in una casa di salute per ricoverarvi la mamma che si è fissata, l’altra sera dentro a zia Rosa diceva che queste tali case sono addirittura piene di spose madri e soldati. A veroli, pure le sorelle Monti sono alienate di mente perché il proprio fratello è morto in guerra lasciando una bambina…
21 settembre
...Questa notte, qui sembrava il finimondo, una acqua torrenziale accompagnata da lampi, tuoni e vento; oggi piove senza interruzione e fa un freddo come se già fosse inverno, io per conto mio sono sempre gelata e non mi riscaldo mai e penso chissà che sarà più in là. Quando fa questo tempaccio il mio pensiero vola a te, e penso chissà quanto soffrirà Peppino, con acqua, neve e vento deve uscire senza prezzarsi affatto la vita. Se tu sentissi (già che lo saprai meglio di me) ciò che racconta Vincenzino!…Oggi, per esempio ho avuto la combinazione di leggere una cartolina di un povero prigioniero dice: per carità, fatemi un pacco di pane, che so mezzo morto di fame. Il figlio di Antonio Bazzicane il marito di Amalia la figlia di Pasquetta, scrive alla moglie dicendogli, fai te ne prego qualunque sacrificio mandami un pacco di pane alla settimana altrimenti morrò di fame…Mi sento a leggere queste cose, strigere il cuore, in che brutta epoca ci troviamo noi!...Al vedere che la guerra non finisce per ora, al sentire tutti questi fattacci, un pensiero fisso continuamente mi tortura la mente e mi avvilisce il cuore; ed ogni giorno più mi sento una forte nostalgia di averti presto presso di me, ma per sempre…
Der grosse krieg in bildern 1916, ferito italiano trasportato a valle con un impianto funiviario.
24 settembre
… Il saperti graduato, in un letto comodo non privo di quelle comodità che l’uomo ha bisogno, con un bel stipendio, sarebbe non solo una soddisfazione per te, ma figurati per me. Il tempo che ancora ci terrà divisi, mi sembrerebbe più breve sarei più calma e più tranquilla, non ti pare?... La vita, Peppino mio sarebbe non c’è male, ma con il caro vivere che aumenta di giorno in giorno, è una crisi che nessun antico si ricorda, c’è l’assicurazione che sono £ 27 mensili, e con il crepacuore della tua lontananza, e che il saperti in guerra, è un dolore acuto, dimmi tu se alle volte deve mancarmi il coraggio…
1 ottobre
…già è tardi non ho avuto niente, però io non posso stare senza scriverti. Mi sembra di trattenermi un poco con te, unico mio bene al mondo, ed infatti dopo il tuo pensiero e quello della cara Milena che è di entrambi a chi si deve tenere amore? …Domani spero avere tue notizie, così ti scriverò per lettera, spero darti buone notizie. Ieri venne il maresciallo a dire che Vincenzino quando riparte, ossia il 14, deve ripresentarsi ad Ancona al 93°, domandai se era vero che in ottobre incominciavano le licenze invernali, mi disse che incominciavano, ma per la zona di guerra no…
3 ottobre
…Ed anche oggi è passato senza che io abbia avuto nessun tuo scritto. Questa notte certo non dormo e le ore mi sembreranno eterne. Ma perché mai non mi scrivi? fossi di nuovo malato? Che sia un ritardo, oppure stai urtato con me?!...Ti sei offeso di qualche cosa che io senza bene riflettere ho messo nei miei scritti. Suvvia, qualunque cosa ti avessi fatto, perdonami, con tanta lontananza non si tengono questi rancori, me lo farai scontare poi…In questo modo mi uccidi, è già tanta la pena e l’agitazione, che crearsi dell’altra, mi sembra che sia pure peccato, non ti pare?...
4 ottobre
…Ieri sera ti scrissi con l’animo straziato, perché dal 29 non avevo più avuto tue care notizie. Poco fa, mi è riandato il cuore a posto, ho avuto la tua cartolina del 27 e la graditissima cara lettera del 30 dove era pure il biglietto di Vincenzino. Oggi, se non avevo nulla, ti telegrafavo, ora però che tu m’avvisi che se la corrispondenza tarda di qualche giorno di non impensierirmi, sono più tranquilla...
6 ottobre
..Si è saputo costì della chiamata alla visita dei riformati dal 76 all’81? Questa volta tocca a zio Vittore, Giacomo…quello che sta con Leopoldo di Rosa se vedessi ce ne sono un’infinità. Ma che dici tu, di tutte queste altre chiamate?! Corre voce che tra giorni saranno pure chiamati alle armi quelli di terza categoria dal 76 in poi…Se ci si riflette un tantino è da fissarsi. Quell’articolo che era in quel pezzetto di giornale che ti mandai è stato appeso come manifesto anche a Veroli, io suppongo che anche il vostro ufficio lo pubblicherà…però, ti ripeto che andare a far passaggio in fanteria, più ci penso e più mi viene l’idea contraria. Ecco che penso: perché abbisognano tutti questi ufficiali di fanteria, segno è che ne hanno fatto un buona pulizia, ti pare? Se potessi rimanere in cotesto reparto allora si che starei contenta. Qua corre voce che tutti i militari che si trovano in zona di guerra da un anno, presto avranno una licenza invernale di 1 mese, è vero?...
8 ottobre
…Ora ti dico la verità: leggendo nella lettera della gita che costì avevi fatto con diverse signorine e signore, mi balenò un sospetto, e tra me pensai: la lontananza forse fa dimenticare, e dopo che un uomo ha soggiornato per tanto tempo in un paese, potrebbe darsi che vi abbia trovato qualche simpatia…E fu così che ti scrissi in quel modo, per sapere se da quello che mi scrivevi tu mi avessi dimenticata un pochetto. Io ho mancato, rifletto che tu non sei quel marito che io sospettai per un istante; tanto che dopo aver impostata la lettera, subito me ne pentii e chissà quanto avrei pagato acciò non ti giungesse per non arrecarti disturbo. Non stare, te ne prego dal fondo dell’anima mia, in pensiero e non avvilirti. Perdonami di cuore, perché non lo scrissi in modo cattivo, feci per ischerzo, ma non lo farò mai più...
12 ottobre
…Con la posta dell'una ricevetti il pacco, contenente le fascie, un asciugatoio due paia di mutande, due fazzoletti e tre calzettini; ho cancellato lì per paura che dovessi passare rimproveri. Grande piacere mi hanno arrecato le tue care notizie, che solo da esse godo un po' di tranquillità e pace…Oggi è giovedì di ottobre, è una splendida giornata, quanto grande è il mio ardente desiderio di stare con te. Dimmi se hai bisogno di calze, le ho pronte…
16 ottobre
…per ora non curarti neanche della licenza, se venissi quando sei uffciale, allora si che saremmo ambedue arcicontenti e superbi, e col tuo grado , metteresti la tua diletta Milena in un altro ambiente…essa merita che il suo papà ci faccia onore…

Der grosse krieg in bildern 1916, posto di osservazione austroungarico in alta montagna.
23 ottobre
…Del resto però ora con questa crisi gli affari di tutti i magazzini in genere, sono ottimi, e quasi tutti hanno messo a posto i suoi interessi, tutti i negozianti, specie poi i grossisti si stanno addirittura ad arricchire. Lo sai lo zucchero lo vendono £ 2,70 il chilo, tutti i generi sono risaliti in modo che non si può più campare, nel vero senso della parola. Il sapone 1’50 il chilo, la pasta 1,05 il chilo, il vino 1,20, 1,10 e una lira il litro, la carne di maiale £ 3 il chilo e quella di vaccina £ 3,90, £ 3 e 2,.25. L’agnello £ 2,40, il carbone £ 18 il quintale, gli ovi 3 soldi l’uno, le stoffe poi, non ci si può accostare, si pagano il triplo di quando c’eri tu, con una parola chi non era di tempra che non doveva mettere i(..)ora le mette con i fiocchi…
7 novembre
…Questa sera qui si è fatto il cinematografo, siccome nel manifesto diceva che erano tutte rappresentazioni della guerra ci sono andata assieme a Milena, è l’unica volta che mi son preso un t…. divertimento da quando tu non ci sei; spero che non ti dispiacerà. È durato dalle 5 alle 7 ½ sono rimasta molto soddisfatta, specie perché ho visto tutti i posti del Cadore. O’ veduto ed ammirato le bellezze di Cortina, la chiamavano, la regina del Cadore il monte chiamato tre Croci, il monte nero, col di lana, porto sei busi, la strada delle dolomiti, quella che tu chissà quante volte avrai battuta, in un’altra figura c’erano gli accampamenti in mezzo alla neve, una stazione di rifornimento ed indovina che? Una colonna di soldati artiglieria Cremo; che portavano le munizioni; tutti con i muli, non ridere Peppino mio, è proprio vero, siccome mi si è sperduto il programma, l’ho chiesto e domani sera, te lo manderò. Devi sapere che quando vidi quelli che portavano le munizioni, dissi forte a Milena, li c’è papà, e quella creatura incominciò a chiamarti forte a buttarti dei baci e con la manina a farti addio; molti dei presenti al vedere la nostra creatura, ci sono uscite le lacrime. O’ veduto un assalto degli Alpini, quando presero il passo tre Croci salirono tutti con la corda; c’erano poi molte vedute dalla parte dell’Isonzo. Insomma nel cinematografo ho visto dove tu ti trovi. Credimi però che son rimasta soddisfatta si, ma oh! Dio! Quanta pena ho nel cuore!.... Oggi è giunta una lettera da Senigallia da tuo fratello il quale così dice: (oggi improvvisamente  ci è giunto l’ordine di partire di nuovo per il fronte, ed andiamo di rinforzo nelle alte vette del Carso, per vedere se si può arrivare a prendere Trieste.) La lettera era fatta il 5 e diceva che la partenza era stata fissata per il 7 a mattina, sarebbe oggi perciò quando ti giunge questa mia già lui sarà alla destinazione. T’informerò di tutto…

Der grosse krieg in bildern 1916, prigionieri italiani
8 novembre
…Venendo a licenza, amore mio, vieni pure con tutte le buone idee che mi dici, speriamo Iddio voglia esaudire i nostri ardenti desiderii, col farci venire a luce un caro maschietto, che mi auguro somigliasse tutto a te, (mio dolce ideale) e fin da ora da parte mia ti prometto che sarò calma e tranquilla come mi vuoi, e questo sta a cuore anche a me ad essere così, perché sono stata assicurata che per avere un figlio sano e robusto, è necessario che la mamma sia tranquilla al massimo grado, quand’è in stato interessante...e poi Peppino mio, se vuoi che io non soffra, tu, devi farmi sapere l’ora precisa che arrivi alla stazione, io ti manderò una carrozzella, così proseguirai direttamente per Veroli, io ti aspetterò, sai come sarò contenta,!!! Ti farò trovare solo una tazza di caffé caldo, e nulla più, dimmi, Peppino mio, me lo farai piacere? Questo sarà un segno d’amore che mi darai... Oggi abbiamo ricevuto un telegramma da Vicenzino che chiedeva un po’ di soldi, che ce li avessimo spediti per telegrafo, parte questa notte per il fronte…
10 novembre
…Fin dall’altra sera incominciò un vento tanto impetuoso, seguito da un acquazzone che sembrava il finimondo. Ieri mattina a buon ora, quando scesi nella cucina, la trovai allagata, mi sentii stringere il cuore, forse, Peppino mio, nessuna donna sarà ridotta dopo aver preso marito, (nata poi come me) in condizioni eguali alle mie. Sul primo piansi di rabbia e volevo mandare a chiamare mio fratello,  a farci vedere se questa è camera abitabile, in questo modo, mi rovino la salute e il sistema nervoso. Gia a te, te ne ho parlato in altre mie, tu però hai fatto orecchie da mercante e nulla mi hai risposta. Vedi ora , ciò che ti dico e questo perché credimi ti voglio proprio un gran bene e ti amo, te lo giuro, forse come mai nessuno amò al mondo; non voglio perciò per questo darti dispiacere, e neanche voglio che tu mi costringi, se mi vuoi bene, a torturarmi facendomi rimanere ad abitare in casa tua, che se seguita così, siccome sono una che comprendo il male e il bene, e più che mai, le cattive azioni, soffra troppo, e seguitando questa vita incontrerei la morte, Bisogna fare: occhio non vede e cuore non duole. Perciò, io non aspetto nessuna risposta da te, a riguardo di questo, però, te ne prego e scongiuro per amor di Bettino quando vieni a licenza con la ferma idea di portarmi via da quà. Lo vedrai riacquisterò tutta la salute e il brio che ho perduto. Ieri ricevetti la tua cara cartolina del 4, non ti nascondo che mai non mi stanco di leggere e rileggere la tua cara lettera del 5, pervenutami fin da l’altro ieri. Mi rimangono grandemente impresse, quelle tue parole: Cercherò di renderti felicissima con una pronta occupazione dopo il mio congedamento. Poi: - tu sarai contentissima e vivrai felicissima col tuo Peppino . che dolce sogno è questo per me e come saremo contenti se si realizza! Di Vicenzino fin ad ora non abbiamo saputo più niente, ti terrò informato di tutto…
11novembre
...Noi qui, oltre ad altri guai, stiamo in grande abbattimento, perché da un momento all’altro, sentiremo chissà quale triste fine avrà fatta il povero Fernando. Era abituato come te, scrivere ogni giorno, l’ultima volta che scrisse, diceva: oggi stesso vado a combattimento con la speranza che tutto vadi bene. Si è trovato negli ultimissimi combattimenti dalla parte del Carso, da quel giorno non ha più scritto. Il giorno due novembre quando l’onorevole Carboni fece il discorso disse che fino a quel giorno di caduti Verolani erano 65. Io mi sento ogni dì più stringere il cuore. Questa sera zia Rosa faceva pietà…Qua i soldati a licenza invernale già incominciano ad arrivare. Quando toccherà a te, oh! Come lo desidero quel giorno! Avvisami, hai capito? Se non fosse capitato di notte sarei proprio venuta alla stazione con Milena; non saresti contento?!.. Costì si è saputo della chiamata alle armi del 78 di terza e devono partire il 19, ma che vuol dire. Peppino che chiamano gli altri? Allora, è proprio vero che questa musica non spiccia più… Se tu sapessi, come t’auguro una malattia che fosse leggera, ma che però ti potesse condurre a farti riformare. Tu non sarai contento, però io sono stanca a fare questa vita così…
13novembre
…Oggi è stata una bella giornata, specie alla mattina, che sono stata a fare una breve passeggiata per il sole insieme con la cara Milena…Di Fernando ancora non si sa nulla, e neanche di tuo fratello posso darti nessuna notizia perché non ha scritto ancora, si vede che si troverà in viaggio. Qui i soldati che vengono a licenza invernale, giungono tutti i giorni e tutte l’ore…

Der grosse krieg in bildern 1916, pattuglia austriaca su un ghiacciaio
15 novembre
…Mi sono alzata a quest’ora, devo uscire con tua madre, andiamo da zia Rosa a scambiare Peppino Cristini e Concetta che hanno fatto nottata. Come già si sospettava ieri giunse al municipio la notizia della morte del povero Fernando avvenuta il 3 novembre sul campo di battaglia. Zia Rosa fu da ieri, da quando il sindaco andò ad avvisarla ha le convulsioni. Non puoi immaginare che brutta impressione abbia fatto proprio in tutti, era tanto affezionato e proprio la sua famiglia lo descriveva tanto cattivo. Peppino mio, come si può vivere tranquilli, al combattimento del 2,3, e 4 ci son capitati già che si sanno 5 di Veroli e pare che siano proprio della città. Sai che cosa si dice?! Che la guerra finirà quando da tutte le nazioni s’incomincerà a morire di fame. E tutti questi poveri giovanotti che stanno ammazzando. Davvero è da ringraziare Dio se hai la fortuna di rimanere sempre costì. Di tuo fratello nulla…
15 novembre      BIS
… La grande impressione che si è avuta per la morte del caro congiunto Fernando, mi ha ridotta in uno stato d’ avvilimento, che mi sento ancora più forte stretta a te con l’affetto, e con le lacrime imploro, e prego Dio, che mi faccia avere la fortuna e la grazia, che tu abbi una florida salute ed un giorno, speriamo non sia lungi esser ridonato alla famiglia che tanto ti desidera. Della guerra, Peppino mio, se ne parla tanto male come mai se n’è parlato; i più sono quelli che vivono in una grande agitazione.
16 novembre
…Ieri è giunto in licenza invernale Rico Rapetti e Gigino Pasqualitti, arrivano tutti i giorni. Ricordati di farmelo sapere, hai capito? Di tuo fratello non posso dirti nulla, stiamo prive di notizie, si vede che non sarà giunto ancora a destinazione. Noi tutti in salute si sta bene, Milena diventa sempre più bella, ed altrettanto irrequieta, sembra proprio che nelle sue vene ci scorra l’argento vivo...Mentre scrivo mi è giunta la tua cartolina del 10 corrente…
18 novembre
...A riguardo di quanto mi dici della casa; debbo dirti, che tu come ragioni non hai torto, e parli proprio da uomo assennato, ecco, oggi per esempio, mi par di essere in una stalla, quando è bel tempo è sopportabile ma in questa giornate mi sento avvilita. La casa non la tengo trovata, aspetto che vieni tu, la troveremo insieme, e cercheremo di accordarci alla meglio, va bene così? Sappi però che più di tutti voglio andar via per non star più a vedere il torto che mi han sempre fatto; da quando non ci sei tu poi, è cosa da non descrivere…Questa mattina hanno chiamato 76 e 77 di terza, non ci rimane più nessuno a Veroli...
22 novembre
…Ieri, siccome ti scrissi con cartolina, non potetti dirti che avevo ricevuto il pacco, contenente tutto ciò che nella tua mi dicevi. Rimango meravigliata però, come mai mi hai rimandato tutto, e tu cosa tieni per ripararti il freddo? Sei pacchetti di sigarette, l’ho date a tuo fratello , ma già me ne son pentita, va bene ti racconterò tutto nella tua venuta, che spero non andrà a lungo. Questa mattina ho ricevuto la tua cartolina del 17, dove con piacere apprendo che tu stai bene. Non posso dirti, Peppino mio, eguale di me, poiché da diverso tempo soffro un acuto dolore allo stomaco, mai te ne avevo parlato, ma siccome da diversi giorni mi continua, ho creduto avvisartelo. Si sentono tanti brutti mali, ai tempi d’oggi, specie di stomaco, se non mi curo, e se seguito a stare nella tua casa, ci rimetto, credimi, la vita. Soffro a stare in questa cameraccia umida e fredda, e… pericolante; soffro più di tutti al vedere ogni giorno più i torti che mi fa tua madre e più di tutti, a quell’angelo di Milena. Appena terminata questa lettera, esco da qui, e vado su a casa mia mi aspettano, loro più non ci vengono da me, dicono che non vogliono compromettersi ed hanno ragione, zia rosa con le lacrime agli occhi mi prega di voler andare ad abitare con lei, e tutti mi consigliano di accettare, stando che forse Paolina dovrà, (passato un po’ di tempo) sistemarsi, mi dicono che con molta facilità potrebbe rimanere il negozio a noi. Però a questo poco fondamento ci faccio, Veroli lo odio. Concetta vuole che vado addirittura su a convivere con essa e mi dice penseremo di trovare un’occupazione al tuo Peppino, prima che finisce la guerra. Tra poco insomma deciderò tutto e incomincerò fin da domani a sgombrare il mio mobilio. Ti terrò informato di tutto, però sappi fin da ora che dobbiamo uniformarci così: La nostra famiglia fin ad ora siamo tre: io non ho al mondo che te e Milena, tu, non hai che me e Milena e dobbiamo uniti dire come il grande Napoleone: la mia famiglia comincia da me: Ti dirò tutto il resto a voce, non voglio far pettegolezzi ma a casa tua non mi hanno mai potuto vedere incominciando da tua madre, che solo mi ha voluto a casa per interessi e non per affetto...Milena sta bene e va a scuola, proprio ora ho mandati a comprare mezzo litro per la contentezza che si è sparsa la voce che è morto CICCOPEPPE
 
Der grosse krieg in bildern 1916, Francesco Giuseppe al suo tavolo di lavoro.


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