domenica 14 dicembre 2014

Cronologia fotografica e illustrata della Prima Guerra Mondiale aprile maggio 1915



Le Miroir, maggio 1915
Apriamo con questa fotografia, tratta dal settimanale francese Le Miroir, la cronologia dei fatti salienti della Grande Guerra nei mesi di aprile e maggio 1915.
La fotografia documenta un momento importante nell'evoluzione della guerra; il cadavere coperto da una bandiera americana  è un  americano perito nell'affondamento del transatlantico Lusitania da parte di un sommergibile tedesco.
Sul piano dell'immagine l'affondamento del Lusitania è una grande sconfitta per la Germania che sta reagendo al blocco navale britannico con l'impiego degli U-Boot che silurano anche le navi dei paesi neutrali, sospettare di trasportare armamenti per le nazioni dell'Intesa.
Il Lusitania è una grande nave civile inglese e a bordo ci sono più di cento americani. L'affondamento provoca una protesta ufficiale del governo americano e sposta l'opinione pubblica statunitense verso l'intervento nella guerra mondiale. E' un processo lungo che si concluderà solo nel 1917, con una partecipazione militare ispirata dai 14 punti di Wilson, ma dettata anche da ragioni economiche e geopolitiche: Francia, Inghilterra e Italia sono indebitate enormemente con gli Stati Uniti d'America, se perdessero la guerra chi pagherebbe i loro debiti?
L'affondamento del Lusitania, dopo le accuse di violenze contro i civili in Belgio, non solo è un segno di una crescente brutalità della guerra in corso, ma viene utilizzato per aggravare l'immagine dei tedeschi, definiti i nuovi Unni.
Il governo della Germania dice che il Lusitania trasportava armi, forse è vero, ma per il momento nessuno ci crede. 

22 aprile
Attacco tedesco sul saliente di Ypres con gas asfissianti: è l'inizio di un nuovo tipo di guerra. Da una tavola di Achille Beltrame per la Domenica del Corriere, la ricostruzione di un fatto che avrà enormi ripercussioni sulla percezione della guerra per l'umanità intera. Dall'uso dei gas, al genocidio e alla bomba atomica il passo è breve. I tedeschi avrebbero potuto sfondare il fronte, ma non sfruttano a pieno  la nuova arma che da questo momento verrà utilizzata da tutti gli eserciti con gas sempre più letali. La seconda battaglia di Ypres si conclude con un nulla di fatto e sul Fronte Occidentale la situazione resta immutata.

 25 aprile
Sbarco a Gallipoli delle forze anglo-francesi: i Dardanelli diventano una nuova ecatombe per i soldati dell'esercito dell'impero britannico e per i turchi. La Turchia, da poco entrata nella guerra a fianco di Germania e Austria-Ungheria, riesce a difendersi con un esercito addestrato da ufficiali tedeschi e animato da un forte spirito nazionalista. A Gallipoli si consuma il sogno di poter concludere la guerra in breve tempo con un'azione diversiva sul fronte del Mediterraneo Orientale. I soldati australiani e neozelandesi restano bloccati sulle spiagge con i turchi dalle alture che li colpiscono con mitragliatrici tedesche. Sottovalutando lo spirito combattivo dei turchi, la battaglia di Gallipoli si trasforma in guerra di posizione sotto un sole impalcabile. Le due fotografie sono tratte dalla rivista Le Miroir.

26 aprile
Firma del Patto di Londra tra Italia, Francia, Inghilterra e Russia. L'Italia entrerà in guerra entro un mese: in cambio avrà compensi territoriali. Il regno d'Italia precipita così nella guerra mondiale lasciando i suoi vecchia alleati e schierandosi a fianco dell'Intesa. Il capo del governo Antonio Salandra e il suo ministro degli esteri Sidney Sonnino, con la complicità di Vittorio Emanuele Terzo portano l'Italia, impreparata e male armata, in uno scontro epocale da cui, pur vittoriosa, uscirà stremata. I caduti saranno 650.000, i feriti e i mutilati più di un milione. Le fotografie di Salandra e Sonnino sono tratte dal volume La France Eroique et ses allieès, pubblicato dopo la fine della guerra.

2 maggio
Offensiva austro-tedesca sul fronte orientale, le linee russe sono spezzate a Gorlice, in Galizia. Le cose vanno sempre peggio per l'impero zarista il cui esercito non regge all'impatto con quello tedesco. L'illustrazione di Anton Hoffman è tratta dalla rivista Illustrierte Oefchichte des Weltkrieges, pubblicata nel corso della guerra.

4 maggio
L'Italia denuncia il trattato della Triplice Alleanza. Su La Domenica del Corriere, due fotografie dell'arrivo di Gabriele D'Annunzio a Roma. Il poeta scatena la piazza interventista contro giolittiani, socialisti e neutralisti. Si apre in questo modo un conflitto, quasi una guerra civile, che si protrarrà anche dopo la fine della guerra e porterà alla fine dello stato liberale e alla vittoria del fascismo.

7 maggio
Affondamento del transatlantico inglese Lusitania: le vittime sono 1198, tra cui più di 100 americani. Illustrazione di Claus Bergen su Illustrierte Oefchichte des Weltkrieges.

23 maggio
L'Italia dichiara guerra all'Austria-Ungheria, per il momento la guerra non è dichiarata alla Germania. In questa fotografia la manifestazione  di Quarto  con Gabriele D'Annunzio che pronuncia il celebre discorso. Il patto di Londra è stato tenuto segreto alla maggioranza giolittiana del Parlamento: il violento clima di tensione nel paese porterà, prima alle dimissioni di Antonio Salandra poi al suo ritorno al potere in una situazione confusa in cui decisioni prese altrove (anche con la complicità della massoneria internazionale) condizionano l'atteggiamento dei parlamentari che votano per l'entrata in guerra dell'Italia. Gli interventisti riescono anche ad occupare il Parlamento e Giovanni Giolitti è minacciato di morte. L'entrata in guerra dell'Italia avviene quasi con un colpo di stato mentre la maggioranza del popolo italiano non desidera affatto la guerra. Fotografia tratta dal volume La France Eroique et ses allieès.

25 maggio
La Cina accetta quasi tutte le clausole dell'ultimatum giapponese. Il Giappone, sfruttando la situazione che vede le grandi potenze coloniali impegnate nella guerra, impone alla Cina una serie di clausole che la privano dell'indipendenza politica e commerciale. L'illustrazione è tratta dalla rivista inglese Illustrated London News e descrive il lavoro dei barbieri in una città cinese.

26 maggio
In seguito al sostanziale insuccesso della spedizione nei Dardanelli, il primo Lord dell'Ammiragliato Winston Churchill si dimette. Churchill era stato tra i maggiori propugnatori della spedizione di Gallipoli, la sua idea era ardita e in qualche modo intelligente: sbloccare il Mar Nero e poter soccorrere la Russia in gravi difficoltà, estromettere la Turchia dalla guerra e, con l'aiuto della Grecia, puntare dai Balcani su Vienna. La spedizione non è stata sostenuta sino in fondo né dal governo inglese né da quello francese mentre i russi hanno mostrato qualche diffidenza. I combattimenti si protraggono in modo estenuante per mesi. All'inizio del 1916 il corpo di spedizione viene ritirato, intanto la carriere di Winston Churchill, promettente astro della politica inglese, si è temporaneamente bloccata. Churchill sarà uno dei protagonisti della Seconda Guerra Mondiale. 


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